La Domenica delle Palme: origine e significato
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• La commemorazione dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme, la cui più antica testimonianza documentata risale all’anno 400, è oggi caratterizzata dalla processione e dalla benedizione dei rami di ulivo e di palma. - La processione viene considerata la madre di tutte le processioni; essa esprime l’ingresso trionfale del Risorto in quella città che è simbolo della Gerusalemme del cielo ed ancora esprime il cammino della Chiesa oggi sulle orme del Cristo crocifisso e risorto. Il farla svolgere da una chiesa succursale verso quella principale vuole esprimere un reale spostamento da un luogo ad un altro, come l’esodo dall’Egitto alla terra promessa, come il passaggio da questo mondo alla casa del Padre… - La benedizione dei rami di ulivo e di palma viene effettuata, prima della processione, dal sacerdote che presiede; questi si rivolge all’assemblea radunata già con i ramoscelli fra le mani. La benedizione dei rami di ulivo e di palma viene fatta affinché essi possano essere portati in processione e poi conservati nelle case in modo da richiamare alla mente dei fedeli la vittoria di Cristo celebrata con la stessa processione. Indicativa è, a proposito, la 2a preghiera prevista per la benedizione: accresci, o Dio, la fede di chi spera in Te, e concedi a noi tuoi fedeli, che rechiamo questi rami in onore di Cristo trionfante, di rimanere uniti a Lui, per portare frutti di opere buone. Infine si ricorda che le ceneri che vengono imposte sul capo nel primo giorno di Quaresima sono ottenute dalla combustione dei rami di ulivo benedetti l’anno precedente. |
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